Aldo Cazzullo racconta Francesco-gli alunni delle classi quinte del Liceo Classico Leopardi hanno partecipato all'incontro online dal titolo " Francesco il primo italiano"

Aldo Cazzullo racconta Francesco: storia, valori e attualità di un santo italiano.

 

Gli studenti delle classi quinte del Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di San Benedetto del Tronto, hanno partecipato giovedì scorso, 13 novembre, all’incontro online “Francesco, il primo italiano” tenuto da Aldo Cazzullo, giornalista ed autore dell’omonimo libro. L’incontro si è svolto in occasione degli 800 anni dalla morte di San Francesco di cui l’anniversario ricorrerà nel 2026. L’iniziativa è stata occasione preziosa per conoscere più da vicino la figura del santo, un protagonista della storia italiana capace di parlare ancora oggi ai giovani. Cazzullo ha presentato Francesco come “il primo italiano” non solo perché scrisse il Cantico delle Creature, uno dei primi importanti testi in lingua volgare, ma anche perché ha anticipato tematiche e valori ancora oggi attuali. L’autore, inoltre, ha sottolineato come, quella di Francesco, sia stata la prima vera figura della storia che ha avuto un occhio di riguardo nei confronti dell’ambiente e della natura. Durante l’incontro, l’autore ha affrontato uno degli aspetti più rivoluzionari di Francesco: il suo modo di guardare agli ultimi, la scelta di stare dalla parte dei poveri, di chi non trova spazio nella società. A riguardo lo scrittore riporta episodi emblematici: dal gesto di spogliarsi dei beni davanti al padre, alla cura per i lebbrosi, che all’epoca erano completamente esclusi e temuti. Per Francesco, ogni individuo, infatti, aveva diritto alla propria dignità in una società che li ignorava.  Il vero segreto di San Francesco, ergo, non sta nella ricchezza o nella posizione sociale ma nel suo carisma, capace di conquistare chiunque gli stesse vicino. L’incontro con Aldo Cazzullo ci ha mostrato un San Francesco sorprendentemente moderno, la cui figura continua a rappresentare un punto fermo nella riflessione contemporanea, ricordando che la vera autorevolezza risiede nell’integrità e nell’umanità del proprio agire.