Le Trachinie di Sofocle

Rappresentazione teatrale a conclusione del progetto "Il mio Teatro"

Tipologia

Progetti area umanistica

Anno

2022-2023

Stato

Realizzato

Inizio

2023-05-12

Fine

2023-05-12

Obiettivi

Liceo classico “G. Leopardi”

Le trachinie di sofocle

Al teatro delle energie di grottammare-12 maggio 2023-

Lo spettacolo, andato in scena al teatro delle energie di grottammare il 12 maggio scorso, rappresenta il momento conclusivo del progetto il mio teatro, istituzionalizzato nel liceo classico “G. Leopardi” dal 2008, la cui finalità è avvicinare maggiormente gli alunni al teatro classico, oggetto di studio della letteratura greca.

Studenti del quarto anno, sotto la guida del maestro eugenio olivieri e dell’aiuto regista Angelica Marcucci, hanno messo in scena le “trachinie”, tragedia di sofocle, la cui protagonista è la metafora della condizione umana limitata dalla volontà degli dei.

Con questo spettacolo a conclusione dell’anno scolastico i ragazzi parteciperanno a palazzolo acreide al “festival internazionale del teatro classico dei giovani”.

Obiettivo prioritario del laboratorio è la conoscenza interiorizzata di un’opera da leggere in lingua antica originale (greco/latino), da tradurre e rappresentare, interpretandone il messaggio.

Il percorso formativo del liceo si propone di mettere al centro la crescita integrale della persona mirando a comporre in modo equilibrato il sapere umanistico con quello scientifico, il momento teorico con quello operativo, sostenendo e promuovendo al contempo l’affinamento estetico e la creatività.

La limitatezza delle aule non basta e dunque è importante implementare l’offerta formativa consentendo ai ragazzi di sperimentare e mettersi alla prova, con le loro conoscenze ed i loro saperi, emozionandosi, dando spazio alla creatività in una scuola in cui delle arti e dell’estetica si tratta quotidianamente.

È complesso avvicinare gli studenti alla lettura dei testi classici ma “quanto più l’occhio e la mente saranno educati a guardare al ‘classico’ non come asettica e morta eredità delle tradizioni passate, o come ‘proprietà privata’ di un nebbioso ed indistinto retroterra di determinate società, ma come comune humus culturale contenente tutte le nostre molteplici radici, tanto più verrà stimolata la sensibilità verso la ricchezza culturale del domani” (s.settis).

“È stata un’esperienza fantastica che ci ha insegnato moltissimo!

È stato bellissimo lavorare come gruppo ed avvicinarci ancora di più alla cultura greca che studiamo”, hanno sottolineato i ragazzi pieni di entusiamo dopo lo spettacolo.

La principale finalità del laboratorio è offrire occasioni di sviluppo ad ampio spettro, favorendo in generale soprattutto il superamento delle difficoltà di relazione ed una progressiva maturazione di sé.

Tra gli obiettivi formativi trasversali questo tipo di attività consente di sviluppare efficaci tecniche di ascolto e comunicazione, di potenziare strategie di apprendimento, migliorare le proprie capacità relazionali, favorire l’acquisizione dell’aspetto euristico ed i processi di autovalutazione e potenziamento dell’autostima, oltre che il rinforzo della motivazione.

Non importa se lo spettacolo riesce bene o male, se è gradito al pubblico o meno, l’essenziale è che gli studenti che lo hanno presentato e quelli che hanno partecipato come spettatori, dopo essersi misurati tutti in orario curriculare sulla stessa opera, ne abbiano scoperto, malgrado le difficoltà traduttive dal greco, la straordinaria ricchezza comunicativa che ne fa un ‘classico’.

Il viaggio di fine anno scolastico in sicilia e la partecipazione ad uno degli spettacoli dell’inda presso il teatro antico di siracusa consentiranno di meglio contestualizzare suggestioni e conoscenze.

“Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo” (aristotele, etica nicomachea, ii, 1, 4).

Luogo

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